Storia dell’ Acufene

“ Sonitus aurium intra se ipsas... “ , letteralmente : “ rumore nelle orecchie dentro se stessi “. L' acufene è un disturbo vecchio come l' uomo. Ne troviamo traccia ovunque in letteratura.
storia acufene

Breve disamina sulla storia dell’ acufene.

“ Sonitus aurium intra se ipsas… “ , letteralmente : “ rumore nelle orecchie dentro se stessi “.

Galeno

Tale è la definizione dell’ acufene data da Ippocrate ( 460 – 377 a.C ) nel suo Corpus Hippocraticum.

Galeno ( 129 – 216 d.C ) dedica addirittura un capitolo intitolato De sonitum aurium nel suo De Compositione Medicamentorum Secundum Locos e innumerevoli sono gli approfondimenti e le citazioni dei predetti capostipiti dell’ ars medica da parte di medici rinascimentali come Donato Antonio, napoletano, o Andrès de Laguna, spagnolo, che come è noto basarono tutto il loro lavoro sulla medicina classica galenica.

Aristotele

Ancora prima Aristotele, nel suo Problemata Physica, III secolo A.C, nel descrivere l’ acufene, già intravedeva possibili e pionieristiche possibilità di terapie tramite mascheramento, chiedendosi perchè il ronzio dell’ orecchio cessa in presenza di un suono forte, e rispondendo a questa questione con l’ affermazione che un suono intenso annulla quello più debole.

Primissime citazioni

Non soltanto questi illustrissimi autori possiamo citare per sottolineare quanto il problema dell’ acufene sia antico come l’ uomo, poichè le più antiche testimonianze scritte del tinnitus risalgono all’ antico Egitto.

Sono stati ritrovati papiri che trattano dell’ argomento; e ancora, su tavolette d’argilla recentemente rinvenute in Iraq nei pressi di una città satellite dell’ antica Babilonia, ritroviamo descrizioni del problema.

Medioevo

L’ “ Acufene “, la cui etimologia in effetti dice molto, dal greco ἀκούω , ascoltare, e φαίνω, apparire, è stato definito in molti modi durante la storia: “ sonitus et sibilus “ dai medici arabi nel X e XI sec.; già Taddeo Fiorentino, noto medico e professore del XIII sec. bolognese, citato anche da Dante nel XII canto del Paradiso, parla di tinnitus et sibilus aurium, coniando così la parola tinnitus,
appunto, in uso ancora oggi.

Età Moderna

Nel ‘600 e ‘700 si notano descrizioni ancor più particolari, come “ sussurro delle orecchie, o ciuffoli e ventosità… “.

E e nel ‘800 si parla di “ scampanellii e fruscii che a volte, non esistono “. Moltissimi sono i personaggi illustri affetti da questo terribile disturbo e fra questi
possiamo citare il grande Beethoven che ode “ frusci..i “.

E ancora Van Gogh che sentendo “ strani suoni come fantasmi acustici “ si tagliò un orecchio nel tentativo di dissiparli.

L’ Acufene oggi…

Ad oggi possiamo annoverare tra i sofferenti di acufene, e le categorie cui questi appartengono la dicono lunga su molte delle cause di insorgenza, molti personaggi famosi.

Tra questi musicisti rock come Entwhistle John e Pete Townshend degli Who, Barbra Streisand, Bono degli U2, e uomini di grande rilievo politico, quindi sottoposti ad enormi stress, come Clinton e Reagan.

Volontariamente abbiamo aperto però questa introduzione con la citazione di Ippocrate, poichè la sua definizione del problema acufene è di una modernità e correttezza convolgente.

In quanto l’ acufene è in effetti un rumore nelle orecchie dentro se stessi.

Questa è la definizione scientifica che ad oggi utilizziamo per definire un qualunque tipo di rumore auricolare o tinnitus.

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