6 Miti sull’ Acufene: guida alle leggende ed ai rimedi veri al fischio all’ orecchio.

Interessante articolo che sfata i 6 miti più comunemente ritenuti veritieri sull' acufene analizzando tutti i rimedi possibili ed efficaci contro il fischio all' orecchio. Cure fasulle, credenze falsate da cultura popolare, e rimedi efficaci che incredibilmente spesso non vengono presi in considerazione. Purtroppo l' acufene è frutto di patologie molto complesse che non possono essere mai risolte definitivamente con una pastiglia o un' operazione. Invece molti pazienti che lamentano forti acufeni, vorrebbero proprio questo, e non accettano incomprensibilmente le cure più efficaci e le terapie sintomatiche più indicate a contrastare il sintomo, solo perchè richiedono più sacrificio dell' inseguire miraggi e cure miracolose che non portano mai a nulla.

Rimedi, miti, leggende e realtà sull’ acufene.

L’ acufene è la percezione bioelettrica di uno stimolo sonoro, in assenza di una sorgente esterna che lo abbia generato. Perchè dunque lo percepiamo? Perchè nella maggior parte dei casi l’ orecchio sofferente di acufene è stato colpito da una malattia chiamata idrope cocleare, condizione patologica che ha causato un accumulo di liquidi nell’ orecchio interno.

Questa condizione può innescarsi per molteplici cause quali traumi acustici o traumi di altra natura, e fa sì che le cellule ciliate all’ intenro della coclea uditiva, grazie alla aumentata pressione dei liquidi, si muovano proprio come farebbero se l’ orecchio fosse sottoposto ad uno stimolo sonoro esterno.

Si crea pertanto un segnale bioelettrico che l’ orecchio trasmette al cervello che inevitabilmente percepisce quello stimolo come un suono reale, esistente per il soggetto che purtroppo lo sente.

Miti, leggende e rimedi possibili.

Di seguito cercheremo di fare un elenco di tutte le voci, dicerie e miti che aleggiano sull’ acufene, cercando di fare chiarezza una volta per tutte su quello che circola in giro.

MITO 1: “L’ ACUFENE NON E’ CURABILE IN NESSUN MODO.”

RISPOSTA: FALSO

FATTI: l’ acufene è sicuramente una delle condizioni più complesse che il medico otorino può trovarsi ad affrontare. Si dice spesso che l’ acufene sia la “tomba dell’ otorino” perchè il più delle volte non viene trovata una cura idonea e risolutiva a questo terribile sintomo.

Questo però non è vero, perchè se un medico riesce a consigliare una terapia per idrope cocleare efficace, ed il paziente diligentemente la segue, le statistiche ci dicono che l’ acufene potrà ridursi o scomparire del tutto, fatte salve eventuali recidive sempre e comunque gestibili in futuro. Detto ciò, è sempre concepibile anche un acufene derivante da danno cocleare, ossia morte cellulare delle cellule ciliate: ebbene questo sì che è incurabile, ma attenzione perchè non esiste nessun esame diagnostico in vivo per verificare questa condizione, quindi tentare una terapia per idrope è sempre consigliabile, salvo diversa indicazione medica.

MITO 2: “HO L’ ACUFENE, QUINDI HO UNA GRAVE MALATTIA”

RISPOSTA: FALSO

FATTI:l’ acufene è la malattia dei paesi sviluppati. In Africa l’ incidenza del problema è bassissima, quindi è l’ acufene è un sintomo che si manifesta solo in contesti sociali piuttosto sviluppati, e non è una malattia intrinseca all’ uomo.

Spesso inoltre si crede che l’ acufene possa anche essere causato da un tumore. Questo può essere vero nel caso del neurinoma dell’ VIII nervo, tumore peraltro benigno quindi molto raramente pericoloso ed oltretutto a crescita lentissima. Questo tumore è una neoformazione cellulare che cresce sul nervo cocleare. Questa massa può comprimere il nervo, innescando fastidiosi sintomi come ipoacusia ed acufene. Posto che tale condizione è semplicemente indagabile tramite una risonanza magnetica nucleare, e posto che se il tumore fosse rilevato, esso sarebbe nella maggior parte dei casi asportabile senza grossi problemi, la questione che deve farci riflettere è la reale incidenza di questa malattia sulla popolazione: le ultime stime parlano di 1 paziente ogni 100.000 all’ anno, quindi circa 600 casi all’ anno in tutta Italia! E’ davvero molto raro quindi che l’ acufene sia percepito perchè c’ è un tumore! Mettiamoci l’ animo in pace dunque.

MITO 3: “INTEGRATORI A BASE DI GINKO BILOBA, VITAMINE E SOSTANZE CHE MIGLIORANO IL MICROCIRCOLO POSSONO CURARE L’ ACUFENE.”

RISPOSTA: FALSO

FATTI: una semplice domanda per riflettere sull’ argomento: quanti minuti riuscite a resistere sott’ acqua? 1 minuto? 2 minuti? Umberto Pellizzari, noto recordman di apnea riusciva a resistere oltre 10 minuti, ma stiamo parlando di un alieno.

Ebbene, anche se l’ acufene fosse causato da una patologia tromboembolica del micorcircolo sanguigno presente nell’ orecchio interno, qualcuno vuole spiegarmi come dovrebbero le cellule ciliate dell’ orecchio rimaste senza ossigeno per alcune ore, giorni, mesi o anni, 8 ( quindi inevitabilmente morte da tutto quel tempo ) tornare in vita grazie ad una migliorata circolazione sanguigna? I M P O S S I B I L E !!! Quindi, a prescindere dalle cause dell’ acufene, ogni tipo di integratore, ha più o meno lo stesso effetto che avrebbe un bel bicchierone di acqua fresca.

MITO 4: “C’ E’ UN LASER PER L’ ACUFENE MOLTO EFFICACE.”.

RISPOSTA: FALSO

FATTI: le cellule ciliate dell’ orecchio sono cellule PERENNI, e quindi per definizione non possono né rigenerarsi, né riprodursi.Quindi come farebbe un laser a rigenerare certi tessuti? Allora probabilmente lo stesso laser sarebbe efficace anche per i paraplegici che potrebbero finalmente tornare a camminare. Inoltre anche la fisica del laser stessa fa emergere dubbi atroci sulle possibilità di funzionamento.Ci chiediamo quindi come possa un laser emesso da un dispositivo all’ interno del condotto uditivo esterno sino all’ organo del Corti dove risiedono le cellule ciliate.
Il laser dovrebbe attraversare la membrana timpanica, attraversare tutto l’ orecchio medio e le strutture in esso contenute ( ossa, legamenti, tendini e muscoli alloggiati in una cavità piena d’ aria di forma cubica ), per proseguire, e penetrare l’ orecchio interno con le sue strutture ossee e membranose. Cambiamo argomento quindi che è meglio…

MITO 5: “UNA CURA NON C’ E’ E DEVO TENERMI L’ ACUFENE”

RISPOSTA: FALSO

FATTI: posto che una cura potrebbe anche esserci come descritto nel mito 1, qualora la cura non abbia effetto o il paziente non voglia seguire la cura, esistono molte soluzioni reali e concrete per la gestione dell’ acufene. ATTENZIONE: non bisogna mai scambiare queste soluzioni per una cura del problema, in quanto questi metodi, per quanto efficaci, NON sono e non saranno mai una risoluzione definitiva, ma bensì dei validissimi e concreti aiuti per la gestione dell’ acufene e per il drastico miglioramento di una qualità di vita deteriorata dal fischio all’ orecchio. Questi rimedi sono tutti terapie sintomatiche dell’ acufene e si prefiggono tramite una terapia sonora di dare sollievo dal fischio all’ orecchio. Di seguito uno schema semplificato delle terapie possibili:

  • Terapia Distrattiva dell’ acufene: SEMPRE POSSIBILE IN TUTTI I CASI. Questa terapia può essere molto efficace e può essere fatta con metodiche “fai da te” o Audioprotesica decisamente più professionali e personalizzata.
  1. FAI DA TE: La terapia distrattiva fai da te utilizza diffusori di suono di qualunque tipo ( attenzione le cuffie NON sono indicate ) che erogano suoni rilassanti come suoni della natura, crepitio del fuoco, ruscelli etc con finalità rilassanti. Per essere efficaci essi hanno bisogno di essere settati ad hoc sulle frequenze proprie dell’ acufene, quindi per avere un buon effetto è sempre consigliabile rivolgersi a professionsiti come quelli di Acufene Clinic.
  2. AUDIOPROTESICA: grazie allo studio delle caratteristiche percettive dell’ acufene, un audioprotesista potrà regolare un dispositivo indossabile ad orecchio aperto, in grado di erogare suoni e rumori ad hoc per l’ acufene al fine di mascherarlo al meglio durante l’ arco di tutta la giornata.
  • Terapia Inibitoria dell’ acufene: NON EFFICACE IN TUTTI I CASI. Questo nuovissima metodica può risultare molto efficace in quanto dopo l’ ascolto per 5 – 10 minuti di determinati suoni estrememante personalizzati su soglia audiometrica ed acufene percepito, è possibile innescare il fenomeno dell’ inibizione dell’ acufene per un certo tempo ( variabile ) dopo l’ ascolto di questi suoni. Una sorta quindi di anestesia temporanea dall’ acufene. Purtroppo però questo è un effetto non sempre evocabile in tutti i pazienti, anche per limiti tecnologici dei dispositivi ad oggi utilizzabili.

MITO 6: “SE HO ACUFENE E SORDITA’, NON POSSO USARE APPARECCHI ACUSTICI ALTRIMENTI L’ ACUFENE AUMENTEREBBE”.

RISPOSTA: FALSO

FATTI: nel caso in cui sia presente ipoacusia, condizione peraltro piuttosto frequente in chi soffre di acufene, l’ utilizzo di apparecchi acustici è normalmente molto efficace per limitare la percezione del fischio all’ orecchio, in quanto sostanzialmente l’ apparecchio acustico è una forma di terapia distrattiva audioprotesica, come descritto al mito 5.

In pratica, il rapporto che lega acufene e sordità è di una proporzionalità inversa: minore è la capacità uditiva del paziente, maggiore sarà la percezione dell’ acufene e viceversa. Ecco perchè correggere l’ ipoacusia è molto efficace per convivere meglio col problema. ATTENZIONE: ma l’ acufene potrebbe essere amplificato dall’ apparecchio acustico??? ASSOLUTAMENTE NO. Come detto nella premessa, l’ acufene NON ha una sorgente sonora esterna, ma è “solo” una sensazione sonora derivante da uno stimolo bioelettrico generato dall’ orecchio. Quindi quale suono dovrebbe amplificare l’ apparecchio acustico? Quello che non c’ è? Nessun pericolo quindi che questo possa accadere.

Richiedi un Check Up ed una Prova Gratuita del T.S.T. per ridurre la percezione dell' acufene.

Richiedi un Check Up ed una Prova Gratuita del T.S.T. per ridurre la percezione dell' acufene.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: